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Ansia a scuola: quando preoccuparsi

Siamo ormai a metà ottobre e le scuole sono ricominciate da qualche settimana. Dopo la pausa estiva, tutti abbiamo ripreso le normali attività della solita routine e, i nostri figli hanno visto aumentare i loro impegni e le richieste prestazionali. In queste condizioni, sempre più giovani soffrono di ansia da prestazione scolastica, un disturbo molto diffuso fra i bambini e gli adolescenti della nostra generazione (maschi e femmine indistintamente).
In genere, l’ansia da prestazione a scuola tende a colpire maggiormente i soggetti timidi e un po’ inibiti. I bambini e i ragazzi che ne soffrono si sentono inadeguati e si vergognano dei loro fallimenti. Di solito, l’ansia scolastica si manifesta perlopiù durante la fase di passaggio da un ciclo scolastico ad un altro, trattandosi di un momento di transizione molto delicato, che può comportare livelli di grande stress, in funzione di richieste che vengono percepite come più impegnative. L’ansia per la scuola è un disturbo che non va assolutamente sottovalutato perché può diventare invalidante per chi ne soffre, al punto tale da arrivare a compromettere il rendimento scolastico e, nei casi estremi, condurre all’abbandono scolastico.

Prima di approfondire il tema dell’ansia scolastica, è bene fare una premessa generale. Durante l’età evolutiva, infatti, i bambini hanno molte paure fisiologiche ritenute “normali”. Nello specifico:

  • paura di separarsi dai genitori

  • paura per l’estraneo

  • paura del buio

  • paura degli animali

Cosa si intende per ansia da prestazione scolastica

Fornire una definizione specifica di “ansia scolastica” non è semplice. Con le espressioni “ansia scolastica”, “ansia da scuola” o “ansia per la scuola”, ci si riferisce ad una manifestazione di disagio e di agitazione, caratterizzata da stati d’animo come angoscia, paura e forte agitazione, che compromettono la regolare frequenza delle lezioni da parte del bambino/adolescente e il suo rendimento, fino ad arrivare a rifiutarsi di andare a scuola.

 

Ansia scolatica tutti i rimedi

Ansia da prestazione scolastica: quando si manifesta

La maggiore incidenza del fenomeno dell’ansia scolastica avviene nelle seguenti fasi:

  • inizio della scuola primaria: fra i 5 e i 7 anni

  • inizio della scuola secondaria di I grado: 10-11 anni

  • inizio della scuola secondaria di II grado – 13-14 anni

Ansia da prestazione scolastica: le cause principali

Fra le principali cause dell’ansia scolastica possiamo ricordare:

  • l’ansia da separazione (specialmente nei più piccoli che manifestano il desiderio di restare insieme ai genitori in un contesto protettivo e rassicurante)

  • timore dell’insegnante (o degli insegnanti) e di non sapersi relazionare con essi

  • problematiche di socializzazione coi propri pari (tipico dei soggetti più timidi)

  • timore e difficoltà nell’affrontare le prestazioni scolastiche per paura di andare incontro ad un fallimento (non riuscire a superare una verifica e prendere brutti voti)

  • timore di deludere le aspettative dei genitori

  • paura per episodi di bullismo o per altri episodi negativi vissuti a scuola

Ansia a scuola: sintomi

L’ansia scolastica è associata a manifestazioni somatiche. I segnali più diffusi sono:

  • mal di testa

  • palpitazioni

  • mal di pancia

  • vomito

  • diarrea

  • crisi di pianto prima di uscire per andare a scuola o prima di varcare l’ingresso della classe,

  • difficoltà ad addormentarsi

Spesso, questi sintomi vengono scambiati per capricci ma, in realtà, possono essere la spia di un disagio più profondo che colpisce bambini e ragazzi fin dalle prime classi scolastiche.

Ora che abbiamo visto quali sono i sintomi generali dell’ansia scolastica, entriamo un po’ più nello specifico e analizziamo alcuni comportamenti tipici che si manifestano all’interno dell’ambiente scuola e a casa.

Come si manifesta l’ansia da prestazione a scuola

A scuola, i bambini/ragazzi che soffrono del disturbo manifestano specifici comportamenti, quali:

  • forte ansia ed eccessiva preoccupazione per le verifiche e le interrogazioni

  • abbassamento del rendimento scolastico

  • difficoltà a svolgere e a portare a termine i compiti assegnati

  • tendenza ad evitare le difficoltà

  • difficoltà a entrare in classe la mattina

  • ripetuti ritardi nell’ingresso a scuola

  • continua ricerca di approvazione da parte del/i docente/i

  • difficoltà a concentrarsi per preoccupazioni persistenti

  • irritabilità

  • difficoltà a parlare di fronte alla classe

  • perdita d’interesse verso materie che sono sempre piaciute

  • assenze frequenti

  • richieste continue di tornare a casa

Come si manifesta l’ansia scolastica a casa

Oltre al manifestarsi dei sintomi fisici più sopra descritti, all’interno dell’ambiente domestico si possono osservare atteggiamenti, quali:

  • preoccupazioni circa le prestazioni scolastiche

  • perfezionismo eccessivo

  • paura di sbagliare

  • preoccupazioni sulla puntualità

  • scarsa autostima e mancanza di fiducia in se stessi

  • continue richieste di approvazione e di rassicurazione

  • irritabilità e irrequietezza

  • impiego di molto tempo per eseguire i compiti assegnati

Ansia scuola sintomi e rimedi

Differenza tra “essere preoccupati per la scuola” e “ansia scolastica patologica”

Avere paura ed essere molto preoccupati in vista di un compito in classe, un’interrogazione o di un esame universitario, è cosa del tutto normale. Ma come possiamo differenziare la semplice paura di un’interrogazione dall’ansia scolastica vera e propria?

I fattori che ci permettono di distinguere l’ansia patologica dalla semplice paura scolastica sono fondamentalmente 3:

  • intensità

  • frequenza

  • durata

In alcune situazioni è normale provare un determinato stato emotivo di ansia, la reazione d’ansia patologica è molto più intensa, si presenta frequentemente e dura per un tempo maggiore. Prove tangibili di un stato d’ansia patologico sono, ad esempio, le frequenti crisi di panico prima di varcare l’ingresso della scuola, le innumerevoli assenze scolastiche e il forte stato di stress con cui il bambino/ragazzo convive durante le lezioni, al punto tale da richiedere ai genitori di essere prelevato in anticipo.

Ansia scolastica: come si devono comportare i genitori?

L’ansia scolastica è un disagio da non sottovalutare, in quanto può portare all’innescamento di un circolo vizioso in cui, allo stato d’animo ansioso del bambino/ragazzo, può andare ad aggiungersi una cattiva prestazione, che amplifica l’ansia di fallire, confermando così la sua credenza “di non essere all’altezza”.

Il genitore che, riconosce nel proprio figlio alcune manifestazioni tipiche dell’ansia da scuola, può prendersi del tempo per ascoltare il figlio, chiedere cosa lo preoccupa e cosa sta accadendo – a livello fisico ed emotivo – quando l’ansia e la paura si presentano. È altresì importante accogliere, senza sminuire, senza giudicare e senza dare soluzioni frettolose e semplicistiche.

Ecco alcuni consigli specifici per i genitori, su come comportarsi con i loro figli:

  • evitare di focalizzare tutta l’attenzione solo sulle valutazioni scolastiche e sui voti

  • costruire il processo di autonomia dando fiducia al bambino di potercela fare da solo

  • in caso di brutto voto, evitare di mostrarsi preoccupati

  • legittimare l’ansia del bambino/ragazzo come uno stato d’animo che è capitato a molti, noi compresi

Può inoltre essere molto importante anche cercare di instaurare un dialogo con gli insegnanti, al fine di comprendere meglio il contesto e creare un progetto comune di supporto per il bambino/ragazzo.

Ansia da prestazione scolastica: i rimedi

Alla base dell’ansia per la scuola vi può essere il desiderio di sentirsi amati e ammirati, unito al contempo, alla paura di essere rifiutati e messi in ridicolo. L’intervento di uno specialista permette di progettare un percorso psicologico personalizzato al fine di ridurre notevolmente i sintomi ed evitare che in futuro si possano ripresentare in modo significativo.

Ansia a scuola quando è patologica

Hai notato degli atteggiamenti in tuo/a figlio/a che ti fanno pensare possa soffrire di ansia scolastica?

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    Silvia Bonzo logopedista piacenza

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    Silvia Bonzo

    Logopedista con formazione rivolta all’età evolutiva, adulta e al soggetto anziano.
    I miei ambiti di intervento sono la prevenzione, valutazione e il trattamento dei disturbi relativi a comunicazione, linguaggio, apprendimenti, funzioni orali, deglutizione e voce.

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